William Cliff
Signor Empain, la prego, venga a trovarmi:
ho bisogno di sentire i suoi rimproveri
e di nuovo l’inenarrabile storia
che raccontava a noi adolescenti.
È che stasera in questa città così lugubre,
ho un tremendo bisogno della sua saggezza
e che mi aiuti a bere la prossima ora
con quel sorriso che ci mostrava sempre.
E del resto lei sa che se sono in cammino,
è perché ci ordinava di partire
in modo da rimetterci a posto le idee
e allontanarci dall’ordinaria miseria.
Era meraviglioso il modo che aveva
di stare solo in mezzo ai nostri corpi
e passeggiare lì come un buon pastore
che sa essere ovunque ma anche al di fuori.
La prego, Signor Empain, che questa notte
io possa sentirla passare in corridoio
per sapere che anche la sua fatica
ha bisogno di sonno al calar della sera
tranne quando sotto la sua porta brillava
la lampada per dirci che lei lavorava.