Compleanno in cella

Visar Zhiti

Visar Zhiti

Secondo giorno d’inverno
è il mio compleanno.

Ho compiuto 27 anni
la poesia è la prostituta
che mi denunciò ai poliziotti.
La cella, vagone assurdo di un treno
precipita
precipita.

Si sono vivo, ma che destino il mio
quando anche le pacifiche ali degli uccelli
mi sembrano lame di coltelli.
Mi arrestarono perché avevo pensieri proibiti,
avevo scritto versi ermetici.

Ma più ermeticamente mi hanno rinchiuso
eppure parlano di libertà di pensiero.
La testa china
abat jour stanco
con la lampada bruciata.

Anna Frank
sul mio petto potrà riposare,
felice piangerà, afflitta sorriderà.
Sì, sì, sarà così
perché non inutilmente
ho compiuto (dopo la morte) 27 anni.