Sonetto della fedelta

Vinicius

Vinicius

 

Su tutto, al mio amore sarò attento
per primo, e con tal zelo, e sempre, e tanto
che pure di fronte al più grande incanto
di lui sia maggiore l’incantamento.

Voglio viverne ogni vano momento
ed in suo onore spargere il mio canto
ridere il mio riso, versare il pianto
alla sua gioia oppure al suo scontento.

Così, quando mi cercherà la morte,
ansia del vivo, o dalla solitudine,
destino di chi ama, io sia inseguito,

mi dica (dell’amore avuto in sorte):
che non è immortale, poiché è di fiamma,
ma fino a quando dura è infinito.

Cura e traduzione di Massimiliano Damaggio