Primal

Tom Petsinis

Tom Petsinis

 

Primigenio
Per conoscere una lingua dall’interno,
Come questa casa, come la serratura
Che infili al primo colpo nel buio,
Come l’interruttore che riconosci al tatto,
Rinuncia ai tuoi libri rilegati
Trova l’origine della parola.
Sotto gli alti e i bassi del discorso,
C’è la forza che muove i fiumi
Che plasmò l’argilla scivolosa
Creando un orifizio per il vento,
Che fischiò e fischiò
Finché una bocca emerse e urlò.
L’ordine che creò la luce
Non fu prova di ciò che può la volontà
Ma un lungo grido disperato
Decifrato più tardi in sillabe:
Il bisogno di un dio di essere definito a pieno
Dall’estensione dell’universo.
La necessità che spinge una pietra
A essere cosa sola col suo nome
È come l’istinto che urla
Per il silenzio del petto –
Vocali galattiche che sostengono la vita
E danno forza alla lirica.
Conosci una lingua nel profondo
Quando sei strappato alla tua lingua madre
E vivi l’esilio dell’essere senza parole:
Un migrante o rifugiato
Che vuole essere capito,
Allungando una mano segnata, eloquente.