Tiberio Sergardi
(contrappunto melodico)
Foglia…tra foglie a miliardi.
E quello sbiancarsi d’antiche memorie
pronte a dissolversi in echi…
pian piano scordarsi
di quella che eri…chi eri?…
una giovane foglia gigante
aggrappata al suo ceppo
e tesa ad abbracciare l’universo!
Più nulla oramai?
Ti senti sbattuta dal vento
alla fine d’un correre vano.
E ricordi finora?
un eterno viavai
riddando tra opposte correnti…
(l’Anima? il Corpo?)
una fiamma che brucia
(l’Amore?)
un corpo che ama l’incendio
ma è arso…
Capace di ardere ancora
sorprende nel buio
l’ultimo raggio di sé,
i resti di un’anima persa.
Lei? ma neppure ti ascolta,
e appesa a mezz’aria
(la Vita? la Morte?)
in specchio di cielo
si volta a guardare se stessa
e quella ch’è stata…:
la foglia d’un tempo,
aggranchita, sofferta…
all’orlo d’un vicolo cieco,
affranta, rifranta nel gelo.
Tristezza, tristezza infinita
se ai giorni di oggi ti avvedi
che fosti soltanto una foglia
in turbine d’aria…
e la vita fu tutta una mossa
e andasti per fole di sogno
a cercare un mistero
inagibile ai sensi!…
Ma viva lo stesso ti senti
finché ti conservi una stilla di fede
nei candidi emblemi:
una goccia di neve sull’anima,
un cielo che cresce all’infinito!
Abbandona quei segni al destino,
desidera e vivi…
non sarai più sola!