Tiberio Sergardi
Ladro di sabbia,
e i sassi raccolsi dal greto
in proda alle cascate…
ogni ciottolo un’idea.
Li presi con me,
da specchio mi fece il torrente:
polvere sulla mia giacca di fustagno
e voglia che mi lessi in viso
di riscoprire il presente…
o prendere al tramaglio
– Dio volesse! –
i giorni di ieri e di domani.
Rete a lungo strascico la Vita
in un mare di rena
là dove un cannone di cemento
non può sommergere i grani
a volo cieco verso la Follìa!
Trepida corsa
come ogni fune dietro alla sua vela,
scaglia di rupe all’universo,
ladro di sabbia a scalare il suo cielo.