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Seconda pagina

Adonis

Adonis

 

Cerca un Oriente che lava la luce e annuncia:
non sei dove sei ma dove non sei,
non nel sonno ma nell’insonnia,
fa’ che il sonno dorma,
l’insonnia sia insonne,
che ciò che non sei distrugga ciò che sei,
distruggi ciò che sei
per costruire ciò che sei,
e per iniziare:
sii il dado
sii il lancio dei dadi.
Adonis(Qassabīn,1930), daSingolare in forma di plurale(Guanda, 2014)

Se avessi saputo

Nizar Qabbani

Nizar Qabbani

 

Se avessi saputo che l’amore è così pericoloso
non mi sarei innamorato
Se avessi saputo che il mare è così profondo
non sarei mai andato a nuotare
Se avessi immaginato la fine
non avrei mai iniziato
Ho nostalgia di te
Insegnami a non averla
Insegnami come estirpare le radici di questo amore profondo
Insegnami come muore la lacrima sul viso
Insegnami come muore il cuore e a uccidere il desiderio di vederti
Se sei un profeta
liberami da questo incantesimo.

Preghiera

Adonis

Adonis

 

Prego che tu ti spenga nei tuoi resti
ho pregato che tu non veda il giorno e non ti svegli –
la tua notte non abbiamo conosciuto nel tuo buio non navigammo
ho pregato oh fenice
che cessi la magia
che in fuoco e in cenere sia il nostro incontro
ho pregato ci porti alla follia

Pagina del Sole Buffone

Adonis

Adonis

 

Il posto della testa non è la testa, ma l’ombelico
spesso è tra le gambe,
a volte l’inverno se ne va, ma il gelo rimane,
viene la primavera ma non i fiori,
a volte l’autunno è a settembre e l’estate a maggio,
dalla polvere s’innalza il ponte del sole,
dalla pioggia vengono le radici del fango.
Adonis (Qassabīn,1930), da Singolare in forma di plurale (Guanda, 2014)

Le ho viste

Maram al Masri

Maram al Masri

 

Le ho viste.
Loro,
i loro volti dai lividi celati.
Loro,
gli ematomi nascosti tra le cosce,
Loro,
i loro sogni rapiti, le loro parole azzittite
Loro,
i loro sorrisi affaticati.
Le ho viste
tutte
passare nella strada
anime scalze,
che si guardano dietro,
temendo di essere seguite
dai piedi della tempesta,
ladre di luna
attraversano,
camuffate da donne normali.
Nessuno le può riconoscere
tranne quelle
che sono come loro.

Le donne come me

Maram al Masri

Maram al Masri

 

Le donne come me
non sanno parlare;
la parola le rimane
di traverso in gola
come una lisca
che preferiscono inghiottire.
Le donne come me
sanno soltanto piangere
a lacrime restie
che improvvisamente
rompono e sgorgano
come una vena tagliata.
Le donne come me
sopportano gli schiaffi,
senza osare renderli.
Tremano di rabbia
e la reprimono.
Come leoni in gabbia,
le donne come me
sognano
di libertà…

La roccia innamorata

Adonis

Adonis

 

L’esodo si è concluso e il cammino
è una roccia innamorata.
Seppelliamo il giorno assassinato
ci avvolgiamo nei venti della sventura
ma domani scuoteremo i tronchi delle palme
domani laveremo l’esile dio
col sangue della folgore
tenderemo fili sottili
tra le nostre palpebre e il cammino.
Adonis (Al-Qassabin – Siria, 1930), I canti di Mihyar il Damasceno (Mondadori, 2017)