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Lamento

Alejandra Pizarnik

Alejandra Pizarnik

 

l’immagine dell’amore
rende come abisso termini empi;
non piangerai per l’eternità
se non per un bimbo che piange
tra nere rocce
– il coro degli affogati –
tempestosa certezza di malinconia;
io soltanto guardo il nostro re invariabile
come nostro ardente immutabile
ed un bimbo smette di respirare,
ed una nave affonda
io guardo il cielo
io ascolto il silenzio taciuto

La festa dei granchi

David Malouf

David Malouf

 

Impossibile più vicino
di così. La lingua s’infila
nel più intimo, nel più soave
dei tuoi angolini. So tutto,

ora so tutto dei tuoi segreti.
Spaccato il guscio
più niente tra di noi.

Assaporo il chiaro di luna

Fattosi carne
e le bolle che salgono su
dalle acque di scolo. M’immergo
tra radici e bacche di mangrovie

sotto cenere di luna, al freddo.
Sapevo che la baia
era più d’un semplice scintillio,
sapevo che se esistevi
potevo penetrare
nella tua vita e giù in fondo
afferrare le tue abitudini e conoscendo
le nostre differenze giungere a pensare che siamo
una cosa sola.

(Traduzione di Graziella Englaro su “Poesia” Anno II, numero 12, Dicembre 1989, Crocetti Editore)

In quanti modi ti amo?

Elizabeth Barrett Browning

Elizabeth Barrett Browning

 

In quanti modi ti amo? Fammeli contare.
Ti amo fino alla profondità, alla larghezza e all’altezza
Che la mia anima può raggiungere, quando partecipa invisibile
Agli scopi dell’Esistenza e della Grazia ideale.
Ti amo al pari della più modesta necessità
Di ogni giorno, al sole e al lume di candela.
Ti amo generosamente, come chi si batte per la Giustizia;
Ti amo con purezza, come chi si volge dalla Preghiera.
Ti amo con la passione che gettavo
Nei miei trascorsi dolori, e con la fiducia della mia infanzia.
Ti amo di un amore che credevo perduto
Insieme ai miei perduti santi, – ti amo col respiro,
I sorrisi, le lacrime, di tutta la mia vita! – e, se Dio vorrà,
Ti amerò ancora di più dopo la morte.

Il flauto

Ziagol Soltani

 

Stanotte liberami dalla verità dello specchio
Chiamami, perché la notte sta per finire, e l’alba è già qui
In questa spiaggia dove ho confinato me stessa
Lascia che io mi riconosca
L’inverno ha lasciato una cicatrice azzurra sulle mie spalle
Invitami alla verde stagione primaverile
Che ne sai della paziente melodia del mio silenzio?
Fammi accordare con il flauto
L’infausto bruciare della fiamma sta scritto sulle ali della falena
Fammi andar via dalla buia moltitudine della creazione
Sono già stata condannata al tormento della segregazione
Stanotte liberami dalla verità dello specchio

Il buongiorno

John Donne

John Donne

 

In verità mi chiedo, che abbiamo fatto
tu e io prima di amarci?
Non eravamo ancora svezzati?
E suggevamo rustici piaceri come infanti?
O alla grossa dormivamo
nell’antro dei sette dormienti?
Fu così. Tranne questo,
ogni altro piacere è fantasia.
Se mai bellezza vidi,
che desiderai, e che fu mia,
fu solo un mio sognarti.
E ora buongiorno alle nostre due anime
che si svegliano e si guardano
l’un l’latra, non per paura,
perché amore, amore d’altre viste esclude
e fa di una stanzetta un ogni dove.
Lasciamo ai naviganti i nuovi mondi.
Lasciamo ad altri anche le carte –
mondi su mondi hanno mostrato.
Teniamo un mondo solo noi che abbiamo
il nostro proprio mondo, e un mondo siamo.
Il mio volto nei tuoi occhi. Il tuo nei miei.
Cuori sinceri e aperti sui nostri volti.
Dove possiamo trovare due emisferi più perfetti,
senza tagliente nord, senza caduco occaso?
Ciò che muore non fu commisto in parti uguali;
se il tuo, il mio amore è uno,
o tu e io in amore siamo così uguali,
nessuno può morire, nessuno può mancare.

Appuntamento

AHMAD SHĀMLOU

AHMAD SHĀMLOU

 

Oltre i confini del tuo corpo ti amo.
Dammi gli specchi e i bramosi pipistrelli
la luminosità e il vino
l’alto cielo e l’arco largo del ponte,
gli uccelli e l’arcobaleno dammi!
E ripeti l’ultimo brano
nella tonalità che suoni.
….
Oltre i confini del mio corpo
ti amo.
In quel lontano fuorimano
dove la missione dei corpi si compie
e fiamma e brama, battiti e suppliche
interamente
si calmano
e ogni significato abbandona lo stampo dei termini
come uno spirito
che abbandona il corpo alla fine del viaggio,
all’assalto finale degli avvoltoi …
….
Negli aldilà dell’amore
ti amo,
oltre il telo e il colore.
Nell’aldilà dei nostri corpi
fissa un incontro con me!

Acque e agenti chimici

Dorothy Porter

Dorothy Porter

 

È un muro
O un vallo
O una ferita aperta
A crescere tra due amanti?

Ho letto troppa poesia
Forse è più semplice

Prendete due fiale di carne
Piena d’acqua e sostanze chimiche

Sfregatele forte
L’una contro l’altra

E state a guardare le loro catene
Di strane molecole
Mutare e gemere. (tratto dal racconto poliziesco in rima ‘la maschera di scimmia’)