La strada

Romano Battaglia

Romano Battaglia

La strada è come chitarra
il tuo nome sordo
pieno di eterni peccati
è il vento.
È giallo questo giorno
che ha il sapore dell’asfalto.
Vieni, vieni a sederti
dove il fieno non ha parole per nessuno.
Conservo nelle gambe
la giovinezza dalle linee corte
che corre con rimbalzi
sull’ombra della montagna.
Il tutto passato
lo conservo
in questo minuscolo scrigno
legato giorno e notte
a quella vecchia povera
che sta sull’uscio
ad aspettare nessuno.
Vieni vieni e dimmi dimmi
chi passa prima per la tua mente
quando rimani inginocchiata
sotto la tua capanna
dal tetto di rami di menta.
Vieni ho una parola da regalarti!
il giorno che compirai vent’anni:
Vieni vieni vieni.