Roberto Dedenaro
Case e dei caseggiati
monotona corsa tutta tesa
ad una mantica data quotidiana
incroci quasi parole quasi strade
quasi sentieri insulti più o meno
Eurialo e Niso senza tregue
e colui che non ha ritorno
confortati tutti dal profilo
acuto e regolare di qualche zona artigianale
Bauhaus riflesso stagionato male
illanguidito, modernità che è dolore
e mai silenzio ma solo guerra
e qualcuno la cetra canta
canto solo canto
o dolore rimane dolore
fermo e duraturo come pane.