Roberto Dedenaro
In memoria collector fungorum
E perché tutto splende quasi senza luce,
o ancor di più per la sua assenza
oggetti fosfori , umili piccole cose assorte
stordite che stordono negli ori nei bagliori
Tu ritorni con queste luci
come una memoria buona
perconcui sentire e ancorarsi ancora
ad una salvifica santità del quotidiano
Ancora
la luce che arriva di fianco
obliqua
e rende netto ogni suo colore
Pomeriggio
appena e un luogo
in cui essere se possibile un se di sé
un io, un piccolo segno.
E’ buio e la lucentezza illimite
scorge il tuo scendere insicuro
lungo la schiena fradicia del colle:
la frequenza delle piove fa pensare
che l’annata sarà piuttosto buona