Raffaela Fazio
Ho visto un angolo invariato.
Poi ho scorto con gli anni
che dei tre lati
uno si è accorciato.
Tra gli altri due –il bianco e il nero-
è assai breve ora la distanza.
Lo spazio piano circoscritto
si è ridotto.
A volte addirittura
nell’accavallamento ciò che resta
è una linea una lenza
un segmento né bianco né nero
che si fa più consunto
quasi un punto
che brucia
privo d’attributi
che in sé non tiene nessuna superficie
ma tutt’intorno lascia
uno stare illimitato.
(Da L’arte di cadere, Castelfranco Veneto, 2015)