Sotto il Sikke del Derviscio

Andrej Al-Asadu

 

Andrej Al-Asadu

 

Se tu potessi almeno per cinque minuti
Entrare nella mia mente
Diventeresti un passero in mezzo ai campi di grano
Sotto la pietra rossa troveresti
La lingua dei tuoni,
e la ragazza che amo con tre petti
e un fiore su uno invece della mammella,
così come il caos esalta le vene degli eroi,
vedresti tutti i colori del mondo
disegnati con una linea,
porci che giocano a nascondino
in vestiti rosa,
lividi che si contorcono come pesci nella rete,
la parola “colpa” scolpita sul petto del vento…
Cinque minuti nella mia mente
e mi cerchi tuttora.

Perseveranza

Andrej Al-Asadu

 

Andrej Al-Asadu

 

Quando ti ho detto che sei cielo e ferro
Mi hai risposto “per le tue ossa”
Hai sorriso e hai continuato a guardare
Al di là di noi, il mondo
E quello che si ammonisce e ferisce
Lontano dal desiderio delle mille campanelle di vetro
Dove ci sono solo io e le mie ossa
Tu e la tua saliva
Per amarci per sempre
Come un crocevia
Come un segno
O niente
E per bruciare come lacrima
Sotto il cielo esteso
Comprendendo che è lontana la fine
Dei sorrisi e del senso.

PROFUGHI (Salaam Aleikum Europa)

Andrej Al-Asadu

 

Andrej Al-Asadu

 

Ci sono delle pietre come denti canini nei talloni
E sudore incrostato sotto le ascelle
Su cui mosche assetate si appiccicano
Proseguono avanti
A pregare con lo sguardo offuscato
Per almeno una fetta di pane secco
Che poi inzuppano nella pioggia
E la sfregano nel cuore
Per potere continuare avanti
Dove le colombe bianche
Parlano il latino con il cielo.

Maestri muti

Andrej Al-Asadu

 

Andrej Al-Asadu

 

Sputa due lettere
Nel cibo puzzolente
Di equazioni e numeri
La cui ricetta è scritta
Nei libri
Che riceviamo gratis a scuola
Con cui ci colpivano in testa
Quando immaginavamo
Variopinto il cuore della lumaca
Quando pensavamo che gli alberi hanno gli occhi
E baffi che gli crescono dentro
E i gatti rannicchiati
Quando cercavamo di centrarli con la saliva dalla finestra
Mentre loro ci davano colpi in testa
Perché abbiamo provato a sognare.

Che non si ripeta più

Andrej Al-Asadu

 

Andrej Al-Asadu

 

La libertà inghiottisce polvere da sparo
E vivace vi incita ad andare avanti
Dove pensate di scoprire la ripetitività
Nell’ira delle cavallette
– fame, rimorso, fiamma in due mani di cera
E strillate l’uno all’altro
Furiosi nel cerchio che si stringe
Per lasciare una landa
Dove per molto tempo dopo di voi
I fantasmi sepolti sbucheranno
Muti in tutte le lingue

Il Sublime

Andrej Al-Asadu

 

Andrej Al-Asadu

 

Nasci dai papaveri dei tulipani
accanto ad un muro di pietra
e nell’orecchia grigia
gli versi l’intera risata intera
raccolta
dai mondi
dove passeggiano i bambini senza nome
e gli usignoli nei becchi tengono
il manto della guerra
dove il fuoco lecca gli abissi
di vipere aggrovigliate dentro
raggrumati per la paura
– Per davvero insegni alla pietra
a sognare a colori!

Aemilia

Andrej Al-Asadu

 

Andrej Al-Asadu

 

I gatti leccano le macchie acide
Che fermentano accanto alle immondizie
Mentre, lei, avvolta in nero
Mi parla di sorrisi e ombre fresche.
E le macchine pian piano ammutoliscono
Perché la luna è quasi piena
E il vento si gratta la gola
Perché l’eternità vive in noi.

Due battaglie

Andrej Al-Asadu

 

Andrej Al-Asadu

 

Con uno sguardo latteo mi bevi
La corrente d’aria dalle ossa
Chiudi gli occhi
E ti corichi sulla terra calda
Mite
Per prendere fiato
Prima dell’ultima battaglia
Con me fino all’alba
Quando le talpe balleranno sotto la luna chiara
Io ti colmerò di un freddo denso
Per l’ultima volta
Prima di partire per non tornare mai più
Tu fatti forza
E perdona…

Pianeta di Suoni

Mitko Gogov

 

Mitko Gogov

 

Le emozioni riverberano come riso chiuso
in un vaso senza più ricordi.
Il suono del digeridù
annuncia rauco il cammino dell’anima.
L’imporsi perenne di calzini bucati
e il reincarnarsi di una chiocciola con l’esistenza
costretta a una casa.
Il pianeta che gravita nel piercing che porto all’orecchio
si abbandona alle labbra dei venti
mentre questi gli terranno nascosta la poesia
della seta che si appicicca
sulle ali degli angeli.