Come la gran parte del vento accade là dove ci sono alberi, così la gran parte del mondo è centrato su noi stessi. Spesso là dove il vento ha radunato insieme gli alberi, un albero ne prenderà un altro tra le braccia e lo stringerà. I loro rami si strofinano insieme follemente tra loro, ma non è un vero fuoco: si stanno spezzando l’uno con l’altro. Spesso penso che dovrei essere come l’albero solitario, che non va da nessuna parte, perché il mio braccio non potrebbe e non vorrebbe rompere l’altrui. Eppure con le mie ossa rotte sento che il tempo sta per cambiare. (Traduzione di Luca Guerneri)
La lumaca si muove come un hovercraft, sostenuta dal cuscino di gomma di se stessa, condivide il suo segretocon il riccio. Il riccio non condivide il suo segreto con nessuno. Diciamo, Riccio, esci fuori da te stesso e noi ti ameremo. Non ti vogliamo fare del male. Vogliamo soltanto ad ascoltare quello che hai da dire. Vogliamo le tue risposte alle nostre domande. Il riccio non concede nulla, si fa i fatti suoi. Ci chiediamo cos’abbia da nascondere un riccio, perché è così diffidente. Dimentichiamo il dio sotto questa corona di spine. Dimentichiamo che mai più un dio avrà fiducia del mondo. (Traduzione di Luca Guerneri)
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