Stranamente il vino blu si è fatto notte nella pozione della civetta. Notte della sapienza isoscele, cielo dell’intendere dalla rotondità di pesca. Splendidi sono cresciuti nello sguardo della civetta i favi levigati della caraffa squillante, i favi delle formule ebbre, le celle dei sentimenti dalle ali svolazzanti. Nottetempo la sobrietà si è fatta ebbra.
Squillanti i baci sono diventati civette nel vino blu. Strani i tuoi seni guardano con pupille d’ambra dalla caraffa levigata. Fidente ora mi fa cenno la simmetria delle pesche, lungo è il fruscio nella selva di croci alle finestre, calda bevo la sabbia stellare dalle piume azzurre dei tuoi capelli. Traduzione diGio Batta Bucciol
Poesia n. 293 Maggio 2014 Oskar Pastior. Dalle parole chiare al gioco di parole a cura di Gio Batta Bucciol