Nerinda Hysa
Questa è la mia sera
profonda
che respira
nel mio silenzio
Il cielo scuro,
teso,
senza stelle
il mare silvestre, intoccabile
e rigoglioso
La melodia raminga alle sponde
della cervella infastidite
Un aroma di nostalgia
veleggia
nello spazio serale
È una notte
fuggita
che non so da dove arrivi.
Essa mi sta
Di fronte ed io
A lei
Fo fronte
Nelle buie sponde
Degli animi ebri
I nostri contorni
S’elevano uno sull’altro.