Martina Campi
Giotto aveva la terra sui calzari
dopo la pioggia e i mari e
le navi
le navi in attesa di rientrare
in porto
passeranno la notte al largo
Gli specchi negli ascensori
sono per sfuggirsi appena
appena un ciuffo
il colletto,
l’occhio che cade,
il mondo per le scale.
(da Estensioni del Tempo – Le voci della Luna 2012, prima classificata della sez. A (“Silloge Inedita”) dell’edizione 2012 del Premio Giorgi)