Mário Quintana
l vento moriva di tedio
perché gli piaceva cantare
ma non aveva nessuna parola per la sua voce,
ogni volta più vuota …
Tentai allora di comporgli una canzone
così striminzita come la mia vita
e con avventure sorprendenti che inventavo al momento
come quella che da bambino mi rubarono gli zingari
e finii a vagare senza patria, senza famiglia, senza niente in questo vasto mondo …
Ma il vento, per questo,
ora, mi considera come lui …
E mi dedica un amore solidale, profondo!