La penisola della Hague

Mario Benedetti

Mario Benedetti

 

Hanno gli occhi provati dal mare, dal grande cimitero marino.
Anche la fabbrica nucleare tiene le navi lontano
con i suoi tubi alti e chiusi, con il ferro di un porto innaturale.
La volpe stasera non è venuta, le galline aspettano la mattina.
La capra legata fa in modo di restare vicino ai due bambini e grida.
Mangiamo sempre dalla signora di Auderville, io per ascoltarla:
Prévert era una persona di modi semplici, mangiava qui a volte.
Salendo, la casa è ciò che vogliamo vedere,
le ortensie, l’acqua che sgorga infinitamente dalla canaletta di legno.
Piove. Il vento è quasi freddo. D’autunno come saranno
queste pietre con i nomi nel cespuglio di piccole rose?
A Brest è piovuto una volta per sempre.
Un viso, una corsa sono stati amati per sempre, per sempre.
Ti guardo dalla sabbia che sembra non finire nemmeno lì dove sei.