Risposta per Arturo

Maria Grazia Calandrone

Maria Grazia Calandrone

 

Se anche mio figlio, ieri, col libro di grammatica
greca aperto sul tavolo, sorridendo confuso tra il desiderio
di non dispiacermi e il pragma
della cosiddetta realtà, chiede: “A che serve?”
io dico a voi, ragazzi: la bellezza
è gratuità del gesto,
come quando vi amate,
è il momento [l’impulso] preciso in [per] cui un essere umano
si stacca da terra,
s’inginocchia e disegna
un toro
sulla parete
della sua grotta,
a Lascaux. Così,
senza motivo.
O ha scoperto il modo
per non essere solo
– e ha scoperto il modo
per non morire.
Maria Grazia Calandrone (Milano, 1964), inedito.