Luglio 1920

Maria Attanasio

Maria Attanasio

Entriamo all’alba nella zona interdetta
-rosa che chiama rosso di sentenza-
lingua che preme ai bordi del taciuto
cercando il senso della lettera
forzando l’opacità della radice
fino al fotogramma di una voce
che ancora non sa la ruota dentata
il nero di cingolati sul selciato.
La buia enclave, il pulsare della dualità
-qui la depose- nel precipizio di luce
tra manganelli e acetilene.
da DI DETTAGLI E DETRITI
(Almanacco dello Specchio, Mondadori, 2010)
(In memoria di Celeste C.: che è stata ed è.)