vene perdute

Luciano Cecchinel

di maglie tese è il mio setaccio:
in trasparire rapido,
quasi lampo di ghiaccio,
vi fremono voci e volti di schiuma
prima di ritornare a un alveo torbido
come a un’improvvisa distante bruma
troppo larghe le brecce
per un errore
ammaestrato a un silenzio senza tracce
dal tempo e dal dolore
da Lungo la traccia