Dovresti sempre portarti una penna

Laurence Hutchman

Laurence Hutchman

Guardo dalla finestra
della biblioteca la città azzurra;
il mio riflesso fluttua su
edifici d’argento,
su, fino alle spirali di fumo,
oltre stanze radiose
dove impiegati azionano le macchine.

E le parole vengono facili
in questo edificio,
nelle luminose stanze della mente.

Accanto a me la donna aziona
la Xerox, strabiliante macchina a raggi x
che rende fosforescente il cielo.
Lei, la tentatrice in verde,
trasforma la sera
in un mito azzurro oceano.

Dovresti sempre avere una penna
specie al crepuscolo,
se si deve prestar fede
alle memorie di Coleridge,
le sue gite notturne lungo laghi brumosi.
e la donna che scrive un libro,
lo fa scivolare in una busta
e poi scompare.

Preso nella cornice della sera,
gli occhi degli studenti sono globi
sospesi sui loro libri.
Prendo l’Eagle Mirado,
in balia dei flussi di scrittura
sulla città che s’oscura.