Bagnino

Laurence Hutchman

Laurence Hutchman

Mai i mattoni sono stati così rossi.
Il cielo è azzurro come era in principio
– una limpida eternità color pastello.
Le nubi sono turbini stupendi, sensazioni;
il brillio dell’erba balena tra il recinto;
e io devo sorvegliare questo nuotatore solitario,
dieci anni, che s’agita nell’acqua bassa.
“Guarda, tocco quasi il fondo.”

“Va via, voglio stare con Rilke.
Va via e lasciami in pace con il cielo.”
È senza fiato, gorgoglia, ride, fa domande,
poi, lo sguardo atterrito, frange la superficie.

Là nubi, recinto, alberi e mattoni rossi.
“Va via, voglio stare con Rilke.”
Guardo lui là nell’acqua.
Sto guardando Rilke.