Konstantinos Kavafis
Sto, seduto. Fantastico. E brame e sensazioni
portai nell’Arte mia – appena intraveduti
visi, vaghi contorni; di non compiuti amori
poche memorie labili. A Lei voglio concedermi.
Forme della Beltà delinea, esperta; e colma
tutta la vita, quasi inavvertitamente:
associa percezioni, associa le giornate.