Ilde Arcelli
Una traccia iridata sopra i vetri
ridendo lentamente muore —
la mia presenza non è necessaria
alla festa finale della pioggia
ma dentro qualcosa che grida
vuole uscire dal mite
vortice d’ombra: tutto questo
presente sparirà – tutto è
e si disfa — come te anima mia
che passi le vetrate
per raspare il muro —
ogni aria di ruggine o d’asfalto
al delicato fiuto fatta vana.
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Dov’è che vai — se tu stessa
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ritorni e non ti fermi
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anima sempreviva, intenerita:
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passeggia a lungo — dopo si vedrà
da MENO MALE