INQUIETUDINE

Ilde Arcelli

Ilde Arcelli

Troverò un quieta landa
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dove posare finalmente il cuore,
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errante falco inassuefatto
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ai deserti di livida arenaria:
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dal madido profondo allora
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ti parlerò di me, della ricerca mia
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ostinata e dei prati d’astri
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sfiorati nel lungo andare solitario.
Troverà un senso infine
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la mia presenza umana tra miliardi
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sotto le fredde stelle inaccessibili,
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quando mi specchierò appagata
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nel piccolo fondo d’un bicchiere
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che intera conterrà la mia inquietudine
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placata da un amore senza fine.