Igor De Marchi
Hanno ragione loro:
non rimane che far torto o patirlo.
Rubare una fila al semaforo,
dal fruttivendolo, alle poste.
Alimentare un’ombra
su un collega d’ufficio.
Durare amici solo dentro
una comunione d’intenti.
La carriera, gli amori. Il pane quotidiano.
Igor De Marchi(Vittorio Veneto, 1971), daResoconto su reddito e salute(Nuova Dimensione, 2003)