Hafez
La tua bellezza il mondo intero ha catturato in lungo e in largo
il sole dei cieli è confuso pel volto leggiadro della luna terrena
Mirar codesta Leggiadria e venustà è precetto a tutte le creature
contemplare il volto tuo bello è dovere per le schiere degli angeli
Dal tuo volto luce ebbe in prestito il sole del quarto cielo
come settima terra schiacciato è dal peso di debito sì grande!
Quell’anima che a lui non si dona, cadavere sarà in eterno
quel corpo che mai gli è soggetto, ben merita sì squartamento!
Baciare la polvere dei piedi di lui: quando mai a te sarà dato?
La storia del tuo amore, o Hafez, sarà il vento un dì a recargliela.