Colline

Guy Goffette

Guy Goffette

A che pro fuggire l’estate venuta verso un mare
ben ancorato nel suo letto
quando restare immobili sul fondo del cammino sembra
un modo di navigare e il solo unire
le dita sotto la fronte ti consacra capitano
perché basta poco un soffio di vento un po’ più secco
che ti gonfia il cappotto e trovare come un tempo
la forza di soffiare abbassando le palpebre
per veder uscire dal porto il villaggio ai tuoi piedi
tutta questa gente senza storia sotto il panno che svolazza
in piedi e salutando sul ponte beffardo
questo paese che ti tiene come uno sguardo d’amico.