Oltre

Guido Mazzolini

 

Scivolata bellezza dagli occhi

il pensiero è una piccola gemma

preziosa, minuta, dentro un povero

scrigno di legno. Respiro parola

foglia caduta tra viali di rose,

parlo di me quando s’immola piano

il tenue cantillare di un ricordo.

Carezzami gli occhi di pace, io

vivo di sangue nel cuore di un giorno

soltanto. Sono battaglia feroce,

carne che pulsa, l’istinto mi chiama,

sono l’umore del vento che soffia.

Nel largheggiare di un tempo perduto

la vita guadagna sé stessa. Portami

doni, sollevami in alto da madre

porgi il tuo collo inarcato, che possa

succhiarne l’essenza più pura, sei

tu la più vera ragione di me

vita che squilli di Vita. Per questo

rendi il mio dire sincero e assetato

rendimi fiamma di ceppo bruciato.