Il mio demone è un senzatetto

Giuseppe Conte

Il mio demone è un senzatetto
senza paura della tempesta
uno che abita la battigia
uno che abita la frontiera
uno che sulla sabbia nera
corre e fa capriole
aspettando che torni il sole.
Onde e vento lo prendono
schiume, salino, nuvole
e lui continua a correre
tra nebbie che disorientano
e fulmini che scardinano.
Se io con lui mi lamento
che sono un bronco gettato
sulla riva dalla marea
orme di cani e gabbiani
un groppo di nudi rami,
ride, mia vita, e dice:
“Tu sei quello che ami.”
Giuseppe Conte (Porto Maurizio, 1945), da Poesie 1983-2015(Mondadori, 2015)