Giuseppe Condorelli
Bisogna lavare i morti.
Sigillare con gesti esatti
e teneri il silenzio.
Le mura che hanno eretto
screpolano il tempio
delle loro mani, luce
implacata del tempo.
Bisogna vestire i morti
coprire le grate delle vene
dove il sangue è l’asfalto oscurato
del buio, non lasciarsi distrarre
dalle domande degli specchi e
dal rumore degli spiccioli nelle tasche.
Bisogna vegliare i morti
le vaste zone d’azzurro
nell’acqua chiusa dei loro occhi
lo stormo sbiadito delle ultime parole.
E’ necessario.
Sia così.
Da:Desinenza in nero(inedita)