Giovanni Peli
Certo che mi capita
di farmi un po’ di pena
di tanto non amore
dell’incapacità.
Ma io vivo bene
ed è la verità
per il difetto agli occhi
con o senza occhiali
che alle luci fa l’alone
dà ai colori ingenuità
e moltiplica le stelle:
se guardo dritto il cielo
la notte è un naufragare
di labili aureole
preghiere sempre scialbe
e sagaci libertà.
E vivo per i baci
dati e ricevuti
rimescolati tutti:
la seconda cosa certa
che elude la realtà.
Giovanni Peli (1978), da Il passato che non resta (La Cittadina, 2012)