GEZIM HAJDARI
Nulla albeggia
sul volto del tempo.
Come una pelle nera
la notte balcanica.
Nell’abisso della valle
polvere i miei desideri,
cenere le mie stagioni.
Cosa cerco
in cima alla collina
di un paese tormentato
e di ubriachi?
Fuori, nel giardino,
il vento fa cadere le cotogne nel fango
come brutti sogni.