GEZIM HAJDARI
Gli anni si sciolsero,
ad uno ad uno si persero.
A stormi le rondini
nei cieli volarono.
Nel cortile lasciarono
piume e richiami.
Sulle grondaie delle casette
nidi e rumori.
Altri anni giunsero
di tuoni e gioia.
Altri voli di rondini
abbandonarono i nidi.
Nelle colline di Darsìa,
di buio e freddo,
invano attendiamo
una chimera all’orizzonte.
Le primavere fuggirono,
per gli abissi gocciolarono.
Come i cieli grigi
anche noi invecchiamo.