Gabriele Gabbia
Trovammo gesti fra foglie
improvvise spirali inattese
cose appartate, audaci
nel loro essere inconsuete,
insolute, mordaci paure, parole
portate lì, muraglie di somme
– resti – di ciò sappiamo e non
siamo – orme.
Gabriele Gabbia (Brescia, 1981), da La terra franata dei nomi (L’arcolaio, 2011)