Gabriela Fantato
Largo, sempre più largo
il capogiro a segnare traiettorie
in bianco e nero
tra il mercato e questa piazza.
Basterebbe un passo,
uno slancio basterebbe
per far tornare la luce nel giorno,
ma avanza un grigio denso
sino al mare.
La torre si alza improvvisa
dove il cielo è nuvole
e le ore erano un rosso sfacciato,
come i secoli dentro i libri di storia,
un conto senza inizio e fine.
Non so più dire la piazza dell’estate
quando tutto brillava,
solo i vecchi sanno quei giorni
nell’impasto di voci e vino.
Lo tengono stretto a fermare
il buio che viene.
Resta una foro dov’era la via,
le risate – un’eco nel bianco dei pomeriggi.
Attorno gli sguardi si voltano
al tempo sottile della gioia.
Da L’estinzione del lupo, Empiria, Roma, 2012,
pref. Elio Pecora