Sulla terra

FORUGH FARROKHZĀD

FORUGH FARROKHZĀD

 

Mai ho desiderato
Essere una stella nel miraggio del cielo
O come gli spiriti degli eletti
Essere compagna silente degli angeli
Mai stata divisa dalla terra
Né confidente con la stella
Ferma sono sulla terra
Con il corpo che come stelo d’una pianta
Succhia il vento, il sole, l’acqua
per vivere
Feconda di voglia
Feconda di dolore
Sulla terra io sono ferma
Affinché le stelle mi adorino
Affinché le brezze mi accarezzino
Dalla mia fessura guardo
Non sono altro che l’eco di una canzone
Eterna [certo] non sono
Nel gemito del piacere che più puro
È del semplice silenzio di una tristezza
Tranne l’eco di una canzone non cerco
In un corpo che è una rugiada
Sull’iris del mio corpo
Dimora non cerco
Sulla parete della mia capanna che è la vita
Colla grafia nera d’amore
I passanti
Hanno disegnato ricordi:
Cuore trafitto da freccia
Candela rovesciata
Silenti pallidi punti
Sulle lettere scomposte di pazzia.
Ogni labbro che toccò il mio
Una stella concepì
Nella mia notte che si posava
Sul fiume dei ricordi
Allora perché mai desiderare una stella?
Questa è la mia canzone
Bella e gradevole
E prima di questo non v’era più di questo.