Fay Zwicky
Poiché dormiva male,si svegliava con rabbia
per volersi rifare della perdita.Perdita di che cosa?
Non ne era sicuro.Alla sua età
(a stento amore forse uno spasimo).
Una stretta fitta al cuore – Nient’altro –
assicurava se stesso,respirando da solo nel
buio.Perché allora vigilava la porta
come se qualcuno fosse venuto e poi andato via?
Misteriosa ferita,ammalato t,uttavia mai
ammalato abbastanza,sembrerebbe(per una volta)
che lei non fosse mai esistita.Alla luce
del giorno vide una ragazza allontanarsi
nella pioggia,un profilo sfuggevole,un polso
che si girava,una testa che si reclinava.
Non esisteva,non era mai esistita.Apprese
a dimenticare,iniziò a dimenticare.
Tornò a dormire.In modo quieto e misterioso, morto
al mondo,respirando piano.Tuttavia sognando all’improvviso,
sveglio a se stesso nell’oscurità del letto,da qualche parte
in un corridoio senza fine,iniziò a urlare.