Il presente che ci resta

Fabiano Alborghetti

Fabiano Alborghetti

 

Come evasi senza ragion veduta, in fila
lungo la sorte sino alle montagne: sottrarsi
alla propria terra per la sola carne riassumeva il motivo
il convoglio, senza custode ognuno
che non l’occhio indietro a dilavare la strada fatta.
La sola parola ripetersi scandiva l’insieme unendo
dalla perdita presente alla trama a venire, noi siamo dove?
Fabiano Alborghetti (Milano, 1970), da L’opposta riva (Lietocolle, 2006)