Ennio Cavalli
L’intrico, impulso e logica,
produce liane
e nodi magistrali.
La vite si avvitacchia ai suoi versanti,
il forasacchi forza i contenuti,
la lappa sdoppia maglie e spire,
il simbolo dell’edera e altre frenesie
intrecciano con dita da cestaio
la cornucopia delle incongruenze.
Spine strappi ricami,
la forza maniacale della leva.
Scale corde fazioni,
linfa rampicante, modalità guerriera.
Là dentro, nel castello invaso,
vegetano la Bella Addormentata
ragni mai tolti dal buco
bolle di luce untuosa.
Per la metodica abbondanza di cicuta,
la più socratica indifferenza.
da La più bella poesia del libro (Aragno 2015)