Emilio Coco
a Francesca, 13 anni dopo.
Lascio solo per te la porta aperta.
Gli altri sparsi nel mondo alla scoperta
– chi a El Palmar, chi ad Ascoli Piceno –
caparbia d’uno squarcio di sereno.
Ma tu la chiudi sempre, rattristita
e bastonata da quel male oscuro
che ti spegne implacabile. Stranita,
trascorri i giorni a rafforzare il muro
della disperazione e del sospetto
che nel tuo animo penetra e s’avvita.
Smuovi il macigno che ti opprime muto.
Piangi pure se il pianto t’è di aiuto,
perché malgrado tutto e a tuo dispetto
più la disprezzi e più t’ama la vita.