Elisabetta Destasio
Ora:
siamo la parola, il movimento,
la risacca e la chioma degli alberi.
Stanza, angolo di strada,
la notte.
Parole, sottovoce.
Sgretolarsi d’ansia.
L’ansa. Il pegno. La promessa.
L’insieme astratto.
Laconica sintonia.
Incipit. Excipit.
Ombre allungate,
sul greto del canale
ormai asciutto.
Le bocche. La brocca.
Siamo il vino versato.
Rosso Vermiglio.
Schegge incandescenti.
I battiti, il fremito.
E poi il canone (in) verso.
Folata di vento.
Siamo la mancanza,
congiunta.
E la notte, ancora.
Tratto dalla raccolta “Corpo in animae” Annales Edizioni