Daniela Attanasio
Una mattina di luglio
il sole era alto dietro una nuvolosa tristezza.
Gli occhi arrossati da una notte di veglia
schiarivano al contatto del giorno.
Su per i vetri di una vecchia mille e cento fiat
si arrampicavano le braccia nere dei dispersi
gli occhi spugnosi dei vinti. E’ straordinario
come a lungo questa trafila di corpi gettati
si ripetesse nel tempo-
un unico lamento, un unico profumo
la sottigliezza dell’osso, il candore dei denti.
SOTTO IL SOLE
Empirìa, 1998