Claudio Pasi
Nessuno può comprendere il dolore
di un altro, perché è individuale,
perché è l’essenza della solitudine,
perché non parla mentre lo giriamo,
leggero come un fascio d’erba, lungo
il fianco è allora mi ricordo quando
nel mare verde mi teneva galla
dicendomi di battere le gambe,
e guardavamo nel fondale basso
se affioravano i granchi o i cannolicchi
e la spuma svanire nella sabbia.
Claudio Pasi (Molinella, 1958), da Nomi propri (Amos Edizioni, 2018)