Christian Sinicco
presso l’acquasantiera col dragone,
sotto le teste di serpente sul rosone
avvicinati alle campane, battile per quattro volte,
solleva l’icona della vergine, sollevati dagli uomini in nero,
e bagnati la fronte di acqua come i delfini
sulle spalle di una ragazza tatuata che si fa il segno
trasforma in roccia i serpenti sotto il sole
sul rosone che la mattina si ribella al bianco,
inghiottendo i veleni del mondo,
combatti dolcemente per dare senso
e porta la mia richiesta, anche il suo pudore,
sulle spine del capitale come susini e uva –
gustano la tua bocca, ascolteranno la libertà
e il sapore quando sanguinano le labbra
Christian Sinicco (Trieste, 1975), daBallate di Lagosta (CFR, 2014)