Chiara Bazzani
Ricordo un giorno d’estate
in campagna
pesante il respiro nell’aria legnosa
densa e agrodolce
che saliva dall’erba tagliata,
soffice verde coltre
di filamenti
silenziosi e fragili.
Nel silenzio statico del giorno
solo rapido
sentivo il frinire delle cicale
laggiù dove il piede
affondava ovattato,
nella sua stessa ombra
a mezzogiorno.
(inedita)