Di chi sia questo bosco, credo di saperlo. Ma casa sua sta nel villaggio; non vedrà fermarmi qui a guardare il suo bosco colmarsi di neve. Al mio cavallino sembrerà strano fermarci senza una fattoria nei pressi fra il bosco e il lago ghiacciato nella sera più lunga dell’anno. Alle sue briglie sonanti da una scrollata per chiedere se qualcosa non va. L’altro unico suono è un sussurro di vento sereno e di soffice fiocco. Il bosco è piacevole, scuro e profondo, ma ho promesse da mantenere, e miglia da fare prima di dormire, e miglia da attraversare prima di dormire.
Due strade a un bivio in un bosco ingiallito, Peccato non percorrerle entrambe, Ma un solo viaggiatore non può farlo, Guardai dunque una di esse indeciso, Finché non si nascose al mio sguardo; E presi l’altra, era buona anch’essa, Anzi forse con qualche ragione in più, Perché era erbosa e quindi più verde, Benché il passaggio suppergiù Le avesse segnate ugualmente, E ambedue quella mattina eran distese Nelle foglie che nessun passo aveva marcato. Oh, prenderò la prima un’altra volta! Ma pur sapendo che strada porta a strada, Non credevo che sarei mai ritornato. Dirò questo con un lungo sospiro Chissà dove e fra tanti anni a venire: Due strade a un bivio in un bosco, ed io – Presi quella meno frequentata, E da ciò tutta la differenza è nata.
Alcuni, dicono che il mondo finirà nel fuoco, Alcuni dicono finirà nel ghiaccio. Da quello che ho provato di desiderio Approvo coloro che sono per il fuoco. Ma se dovessi perire due volte, Credo di conoscere abbanstanza il male Per ammettere che per la distruzione Il ghiaccio è pure forte e sarebbe sufficiente.
Quand’ero giovane erano i vecchi i miei maestri. Lasciai fuoco per forma fino a spegnermi. Soffrivo come un metallo che fosse forgiato. Andavo a scuola dai vecchi per imparare il passato. Ora che sono vecchio ho per maestri i giovani. Quel che non può modellarsi dev’essere infranto o piegato. Lezioni mi torturano che riaprono antiche suture. Vado a scuola dai giovani per imparare il futuro.
Due strade divergevano in un bosco d’autunno e dispiaciuto di non poterle percorrerle entrambe, essendo un solo viaggiatore, a lungo indugiai fissandone una, più lontano che potevo fin dove si perdeva tra i cespugli.
Che pena io provo quand’è qui con me: i giorni più grigi di pioggia per lei stupendi e radiosi lo sono davver; lei va passeggiando tra gli alberi spogli tra l’erba bagnata degli erti sentier.
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