
Il profumo dell’orchidea
penetra come incenso
le ali di una farfalla.

Il mare si oscura.
Il grido delle oche selvatiche
qualcosa di bianco.

Il fiume Mogami ha tuffato
le fiamme del sole
nel mare.

Ho rimpianto
con gli amici di Omi
la fugace primavera.

Giorno d’inverno –
sul cavallo
un’ombra di gelo.

Forse, nascosti fra gli alberi,
stanno ascoltando il cuculo
anche i raccoglitori di tè.

Foglie cadute
sul giardino che sembra vecchio
cent’anni.

Fine d’anno
tutti gli angoli
di questo mondo galleggiante, spazzati via.

È sera ormai.
Tra i fiori si spengono
rintocchi di campana.

Dormire profondo
sul dorso della pietra
dove sbocciano i garofani!
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